Francesco Arena, nato a Portici l'8 gennaio 1956, è stato un arbitro appassionato che nella sua carriera ha arbitrato anche in Serie A e Serie B. Iscritto nella sezione AIA di Ercolano, della quale è stato anche presidente per tre anni dal 1997 al 2000, oltre a essere l'unico arbitro della sezione ad avere il pregio di avere arbitrato in A e B. È ricordato per le sue capacità propositive e le idee innovative.

Il 1 settembre 1991 il suo esordio in Serie B. Un momento indimenticabile per questo giovane arbitro, chiamato a prendere il suo fischietto per dirigere allo Stadio Adriatico, nel 1° turno di campionato, la partita tra il Pescara allenato da Giovanni Galeone e il Modena allenato da Renzo Ulivieri. L'atmosfera allo stadio era elettrizzante, la tensione palpabile, ma lui è riuscito a gestire la situazione con fermezza e imparzialità. La partita si chiude con la vittoria degli abruzzesi per 3 a 1, doppietta di Edi Bivi e rete di Rocco Pagano per il Pescara, e di Fabrizio Provitali su rigore per il Modena. Per l'arbitro, al momento del triplice fischio, l'emozione era ancora tangibile nel suo cuore. Aveva appena fatto il suo debutto in Serie B e si sentiva orgoglioso di aver superato questa importante tappa nella sua carriera di arbitro.

Il 26 aprile 1992 arriva il grande giorno, dopo tanti anni di sacrifici e duro lavoro, Francesco Arena ha l'opportunità di arbitrare la sua prima partita in Serie A. Nella trentesima giornata di un campionato, che sarà poi vinto dal Milan stellare di Fabio Capello, al San Nicola, si gioca lo scontro salvezza tra il Bari allenato da Zbigniew Boniek e l'Ascoli allenato da Massimo Cacciatori. una partita emozionante e ricca di colpi di scena. Dopo l'iniziale vantaggio degli ospiti con la rete di Pedro Troglio, c'è la reazione dei pugliesi che solo all'87° minuto riescono prima a rimontare lo svantaggio con una rete di Domenico Progna e poi a ribaltarlo all'89° con la rete decisiva di David Platt. In una partita così intensa e decisa negli ultimissimi minuti, non è difficile immaginare, al momento del triplice fischio finale, il sollievo e l'orgoglio che può aver provato Francesco Arena per aver superato con successo la prova del suo esordio nella massima serie.

Resta per 4 stagioni in Serie A e Serie B.

Il 26 gennaio 1995, allo stadio Olimpico, indossa per l'ultima volta il suo fischietto nella massima serie, arbitrando, nel 21° turno del campionato, la partita tra la Roma allenata da Carlo Mazzone e la Reggiana allenata da Massimiliano Cappioli. I giallorossi vincono la partita con due gol, il primo realizzato al 48° da Giuseppe Giannini e il secondo, al 70° da Abel Balbo su rigore. Al triplice fischio finale, Francesco Arena, dopo 16 gare dirette in A, termina la sua esperienza nella massima serie.

Il 4 giugno dello stesso anno, nella penultima giornata del campionato di Serie B, si chiude la sua straordinaria carriera sul terreno di gioco. Allo stadio Renzo Barbera, si gioca la partita tra il Palermo allenato da Giampiero Vitali e il Como allenato da Marco Tardelli. Partita emozionante, in cui le due squadre si sono affrontate a viso aperto, ricca di gol e colpi di scena. Il Como passa in vantaggio all'8° con Pietro Parente e dopo solo tre minuti raddoppia con Fabrizio Catelli. Il Palermo, però, reagisce e, prima, accorcia le distanze al 17° con la rete di Ciro Ferrara e al 20° agguanta il pareggio su rigore con Pietro Maiellaro. Non è finita, solo dopo 4 minuti il Como è nuovamente in vantaggio con la rete di Giovanni Rossi, alla quale risponde al 90° il Palermo con la rete di Antonio Rizzolo. Si chiude così dopo 57 gare dirette in serie B, la straordinaria carriera di Francesco Arena, ercolanese, ma porticese di nascita, che ha dimostrato un talento innato e una determinazione che lo hanno portato ai vertici del calcio italiano