Carlo Acton è nato a Napoli il 25 agosto 1829.
Completati a Napoli gli studi di pianoforte e composizione, è divenuto pianista e compositore.
«… negli anni della sua giovinezza» ha musicato canzoni, canti e melodie, «… poi raccolte e pubblicate nel 1854».
Successivamente ha concepito «composizioni di maggior impegno» producendo brani di «… musica da camera e sacra, romanze e “pezzi” per orchestre a plettro
«… sia l’editore B. Girard che T. Cottrau» hanno pubblicato molte delle melodie napoletane da lui musicate. Fra le più note, citiamo: La serenata, La nnammurata, La panettera, La acquaiola, Lo nnammurato pacenziuso, Lo ciuccio de Cola, La stolarella, Lo sfelenzo»
Le sue opere: «… romanze, Fantasie, Studi, opere didattiche per pianoforte, pezzi per fanciulli, brani per orchestre a plettro e tante altre», sono state «… in larga parte pubblicate anche dall’editore milanese G. Ricordi & C.».
Molto apprezzato dal pubblico borghese e aristocratico, per i suoi «… morceaux de salon» dai fantasiosi titoli francesi e inglesi, ha visto crescere notevolmente la sua popolarità «… grazie anche a numerose fantasie e trascrizioni Bellini, Donizetti, Rossini, Verdi, ecc.».
Ha trascorso a Portici gli ultimi anni della sua lunga vita, dove condivide l’amicizia con il sacerdote musicista Beniamino Spedaliere. All’amico dedica il brano «… A mon bien aimé le reverend Benjamin Spedaliere, una sua composizione per harmonium (o organo) Chant des anges: pensée melodique (op. 547), pubblicata a Milano da G. Ricordi e C., nel 1900».
Il compositore Carlo Acton muore a Portici, di martedì 2 febbraio 1909.
Spartiti e partiture di alcune opere composte da Carlo Acton sono conservate presso il Fondo Musicale della chiesa parrocchiale di Maria Santissima Addolorata di Portici.