La città delle opportunità.
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- Scritto da Umberto Mazza
Oggi la più grande difficoltà per un giovane è riuscire a conquistare ed ottenere un'opportunità, riuscire ad avere un'occasione di dimostrare ciò che vale e il suo talento. In tutti i campi il criterio delle scelte non è mai meritocratico, ma è dettato da logiche di appertenenza, da logiche di parentela e dalle amicizie. Indipendentemente dalla preparazione, indipendentemente dalla formazione e dalle qualità dei candidati, spesso si preferisce chi si conosce, chi ci è segnalato, chi ci è consigliato o, peggio, imposto... La logica è lo assumo e poi completo la sua formazione, insegnandogli tutto ciò che mi occorre sappia fare... spesso è così. Eppure una società, un paese, una città, un'azienda, ha bisogno di guardare avanti, ha bisogno di spingersi oltre.
Ciò che so e il sapere che sono in grado di trasmettere fa già parte del patrimonio aziendale, cittadino o sociale, mentre è proprio ciò che non so e che magari può essermi offerto da un giovane promettente e preparato, che può darmi quel qualcosa in più in grado di farmi crescere, che può consegnarmi il germe di un'idea o di un progetto che può regalare l'innovazione. Mi offre qualcosa di nuovo che può arricchire il patrimonio di know how che manca alla mia azienda, alla città o al paese. Per questo è importante cambiare mentalità, abbandonare le vecchie logiche ed entrare in una visione che sappia dare occasioni e opportunità al talento... Solo così si può riuscire a costruire una società dell'eccellenza.
Partire dalla storia per rilanciarsi verso il futuro
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- Scritto da Umberto Mazza
Portici è una città meravigliosa, negli ultimi anni sono stati raggiunti traguardi importanti e molto è stato fatto nella direzione di una progressiva riqualificazione urbana, soprattutto nel miglioramento della vivibilità. Eppure manca ancora alla nostra città, ciò che possa definitivamente dare impulso alla sua rinascita e allo sviluppo economico del territorio. Uno sviluppo economico che non può prescindere dalla vocazione turistica di un territorio, come quello porticese che racchiude il mare, i parchi, i giardini storici e un patrimonio museale, monumentale ed architettonico di grande bellezza e fascino. Una ricchezza e una risorsa che poche città possono vantare di avere e che Portici ha, insieme al suo inestimabile patrimonio di storia, cultura e tradizioni.
Certo, Portici più di ogni altra città ha pagato un duro prezzo al boom edilizio degli anni '50 e '60. Un vero e proprio saccheggio che non ha esitato ad abbattare palazzi storici di grande importanza artistica ed architettonica, per tutti bastino gli esempi di Palazzo Capuano, l'edificio più antico di Portici, dove erano conservati gli affreschi di Belisario Corenzio, che è stato demolito per aprire Via Libertà e di Palazzo Buono o della Riccia, la cui esedra in parte fu abbattuta per aprire Via Diaz e il cui edificio principale, una volta dichiarato inagibile, fu abbattuto e al suo posto fu edificato l'attuale Parco Crimi.
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